L’appuntamento con la Ryder Cup si avvicina e nell’attesa del grande evento, tra pochi giorni, nella stessa location del Marco Simone Golf & Country Club, andrà in scena quello che viene considerato un prelibato “antipasto” della sfida Europa – Usa.
Dal 4 al 7 maggio (anticipato, mercoledì 3, dalla Rolex Pro-Am), si disputerà il “DS Automobiles 80° Open d’Italia” uno dei più importanti eventi del circuito Dp World Tour, primo torneo stagionale a svolgersi in Europa.
Per la nona volta nella sua storia l’Open d’Italia si giocherà nel Lazio, dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), le tre al Marco Simone (1994, 2021, 2022) e le due all’Olgiata (2002 e 2019).
In 79 edizioni disputate fino a oggi si contano otto successi italiani: il primo firmato nel 1925, anno dell’esordio, da Francesco Pasquali, poi nel 1948, a imporsi fu Aldo Casera seguito dalla doppietta di Ugo Grappasonni nel 1950 e nel 1954, da Baldovino Dassù nel 1976, da Massimo Mannelli nel 1980, mentre nel 2006, a interrompere un’astinenza durata 26 anni, ci ha pensato Francesco Molinari che si è poi ripetuto nel 2016.
Quest’anno, a contendersi il ricco montepremi di 3.250.000 dollari, di cui 552.500 andranno al vincitore, ci saranno campioni come l’inglese Luke Donald (ex numero 1 al mondo e capitano del team Europa della Ryder Cup), lo scozzese Robert McIntyre, che difenderà il titolo conquistato lo scorso anno, i danesi Rasmus Hojgaard e Thorbjorn Olesen (tra i past winner dell’Open) e gli azzurri di punta Edoardo Molinari e Guido Migliozzi.
Insomma, sarà un grande spettacolo per tutti, anche per i bambini, che tra sport e divertimento si potranno scatenare con il Family Open. Inoltre, per avvicinare il più possibile le persone al golf, l’ingresso sarà gratuito (previa registrazione su www.openditaliagolf.eu), mentre all’ingresso del villaggio commerciale i maestri della Pgai saranno a disposizione per far provare il golf a tutti coloro che vorranno vivere l’emozione del primo swing.
“Credo moltissimo all’economia del golf. E ho parlato, e non da oggi, di “democratizzazione” del golf: l’idea che debba essere necessariamente soltanto per chi ha capacità di spesa elevata è una leggenda che dobbiamo sfatare – ha sottolineato il ministro dello Sport, Andrea Abodi – Diciamo che partiamo sicuramente molto indietro, questo è il vantaggio di chi arriva strada facendo e può dare un contributo per recuperare la distanza che c’è tra la nostra nazione e altri paesi in Europa che hanno fatto del golf un elemento significativo dell’economia di quei territori”.
Da segnalare infine, che l’iconico trofeo della Ryder Cup, sempre più popolare, sarà esposto in uno stand dedicato al villaggio commerciale dell’Open d’Italia e resterà a disposizione per foto e selfie dal 4 al 7 maggio.
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