Il golf grande protagonista del cinema come avvenuto in passato, tra gli altri, con Kevin Costner (Tin Cup, 1996), con Matt Damon, Will Smith e Charlize Theron (La leggenda di Bagger Vance, 2000), con una storia vera raccontata da Walt Disney (Il più bel giorno della mia vita, 2005). E anche con Paperino nel lontano 1938 (Una partita a golf).

Adesso, dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Biennale di Venezia, il golf arriva nelle sale italiane con il film “Il tempo è ancora nostro”, presentato in anteprima alla grande kermesse nell`ambito dello spazio confronti e delle “Giornate degli Autori”, sezione indipendente.

Il film (il primo del genere tutto italiano) è stato girato tra marzo e aprile al Golf Nazionale di Sutri (VT), scritto e diretto da Maurizio Matteo Merli, figlio dell’indimenticato Maurizio (attore celebre negli anni Settanta nei panni del super poliziotto) vede in scena anche il presidente di PGA Italiana, Ascanio Pacelli, non nuovo al mondo dello spettacolo, ora al cinema da protagonista.

Lui, Tancredi, e Stefano (interpretato da Mirko Frezza) sono amici d`infanzia che al golf s’incontrano da grandi, e qui ritrovano entrambi la strada che avevano perso. Il primo è ricco e preso da frivolezze che lo stanno allontanando dalla famiglia, il secondo è povero e combatte tra crisi d`astinenza e comunità di recupero e il golf diventerà per loro una dimensione di riscatto.

A fare da filo conduttore alla storia c’è Costantino (Andrea Roncato), padre di Stefano (ma anche un po’ di Tancredi) che farà da “mentore”.

“Questo sport ci mette a contatto con il nostro lato più intimo, svelando paure e insicurezze – spiega il regista Maurizio Matteo Merli – Solo chi è stato su un campo da golf può comprendere la bellezza di percorrerlo solo con se stesso, riuscendo a concentrarsi sulla propria essenza. Così le diciotto buche diventano una parabola della vita, un modo per capire chi siamo.

Nel golf il colpo precedente disegna quello successivo. Metaforicamente, il passato determina il nostro presente ma sta a noi il passo successivo, eviteremo i rischi o saremo disposti a osare? Il film è una storia di amicizia vera dove il golf diventa collante tra generazioni diverse e ceti sociali diversi  e portatore di nuove consapevolezze”.

Insomma, il golf si dà nuovamente al cinema, per arrivare al grande pubblico: “Il film rappresenta un assist formidabile per incuriosire e avvicinare un mondo nuovo a questo sport – sottolinea Ascanio Pacelli – per farsi capire nelle sue tante sfumature scegliendo un linguaggio meno tradizionale, e forte soprattutto della sua capacità di emozionare”.

Oltre ad Ascanio Pacelli e Mirko Frezza, nel film di Maurizio Matteo Merli recitano anche Miguel Gobbo Diaz, Simone Sabani, Viktorie Ignoto e Andrea Roncato. Il film Il tempo è ancora nostro è prodotto da Father&Son e Aurumovie e gode del patrocinio della Pga Italiana e della Federazione italiana golf.