Alla faccia degli scettici: nessuna edizione della Ryder Cup di golf disputata in Europa, dal 1927 a oggi, ha avuto numeri da primato come quella che si è svolta dal 25 settembre all’1 ottobre 2023 scorsi, in Italia, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).
Numeri che emergono da uno studio commissionato dalla Ryder Cup Europe alla Sheffield Hallam University’s Sport Industry Research Centre, e presentato da poco al “Parco Sportivo Foro Italico” alla presenza tra gli altri di Guy Kinnings, ceo dell’European Tour Group, Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, Giovanni Malagò, presidente del CONI, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, Daniela Santanchè, ministro del Turismo, e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, parlando di una “edizione da record” rispetto ai suoi risvolti economici.
Perché, secondo i dati, rispetto alla Ryder Cup di Parigi 2018, quella del 2023 “ha fatto registrare un +11% di attività economica, con un totale di 318.000 pernottamenti commerciali, per un valore di 34 milioni di euro per il settore ricettivo locale – ha dichiarato Guy Kinnings – Sono stati 72 i milioni di euro spesi dagli spettatori per altri consumi, con il 19% dei visitatori che ha deciso di anticipare il proprio arrivo o di prolungare la propria visita dopo l’evento. Avevamo promesso all’Italia la più grande Ryder Cup giocata in Europa e abbiamo mantenuto la promessa”.
Inoltre, semmai non fosse ancora abbastanza, due terzi degli appassionati che hanno preso parte all’evento, hanno espresso il desiderio di tornare in Italia nei prossimi dodici mesi, sulla scia dell’esperienza positiva vissuta grazie alla Ryder Cup.
“Ho sempre detto che quella italiana sarebbe stata la Ryder Cup dei record e adesso a testimoniarlo ci sono i numeri – ha sottolineato Franco Chimenti – Quella che si è disputata a Roma si è dimostrata la più bella di sempre, un evento epico, memorabile. In campo ha vinto l’Europa unita, e fuori, l’Italia unita. Con la Ryder Cup il nostro Paese ha dimostrato grande credibilità anche fuori dai confini nazionali lasciando una importante eredità infrastrutturale. Ora quel progetto, iniziato nel 2015, che si concluderà solo nel 2027, può rappresentare un modello per i migliori eventi sportivi internazionali”.
“Non dobbiamo avere paura ma essere coraggiosi, prendere spunto dal coraggio di chi con lungimiranza ha voluto questo evento (la Ryder Cup, ndr) e dobbiamo abituarci a un livello di ambizione all’altezza delle nostre potenzialità e non delle paure, degli scetticismi, dei conservatorismi e delle inefficienze del passato – ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – Perché abbiamo dimostrato che se ci diamo obiettivi ambiziosi e ci rimbocchiamo le maniche non siamo secondi a nessuno nell’organizzare grandi eventi.
Questa è la “prima lezione” che la Ryder Cup di golf ha restituito a Roma e a tutte le istituzioni. L’altra lezione è che i grandi eventi fanno bene a Roma e viceversa, Roma fa bene ai grandi eventi. Inoltre si stanno già verificando i numeri del report sul ritorno in città di chi è venuto a vedere la Ryder Cup, perché nel primo quadrimestre 2024 siamo a +7,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Siamo molto sopra i livelli preCovid e stiamo dando una bella mano al pil nazionale e regionale”.
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