Il golf potrebbe aver trovato un nuovo campionissimo, degno erede di Tiger Woods. E’ lo spagnolo Jon Rahm che con il trionfo al recente Genesis Invitational di Los Angeles ha conquistato il terzo titolo del 2023 sul Pga Tour ed è tornato prepotentemente al comando del ranking mondiale, cosa che non accadeva dal marzo del 2022.
Il 28enne basco originario di Barrika ha superato un’icona indimenticabile come il connazionale Severiano Ballesteros per numero di vittorie nel Pga Tour: dieci contro le nove di “Seve”, compreso un Major, lo US Open 2021.
Tutto ciò è avvenuto in sole 137 gare disputate e scavalcando l’americano Scottie Scheffler in cima alla classifica mondiale, “Rahmbo” si conferma come il vero fenomeno del golf. A sottolinearlo ci sono anche i suoi guadagni milionari che hanno raggiunto quota 45 milioni di dollari solo di premi, senza contare quindi i lauti contratti con gli sponsor.
Quest’anno Rahm vanta uno score di 93 colpi sotto il par ed è stato calcolato che ha già vinto 9,4 milioni di dollari, ovvero 1,8 milioni per ogni gara disputata con una media di 26.000 dollari per ogni buca giocata e a ben 7.000 dollari per ogni singolo colpo tirato.
Un vero record. Come nel luglio 2020, quando a 25 anni, otto mesi e nove giorni, Rahm era diventato il più giovane europeo a raggiungere la posizione numero uno al mondo.
Resta inavvicinabile il primato di Tiger Woods salito sul gradino più alto del ranking a 21 anni e sei mesi, eppure proprio del fuoriclasse californiano ora “Rahmbo” potrebbe diventare l’erede, sia pure con la dovuta distanza da una vera star capace di aggiudicarsi di 39 eventi Pga Tour, tra cui otto Major.
“È un golfista spettacolare – ha commentato l’americano Max Homa, sconfitto all’ultima buca dal basco in California – a parte Tiger è il giocatore più solido che ho mai visto. Lo conosco dal liceo ed era così già da allora, numero uno tra i dilettanti, numero uno tra i professionisti”.
Ormai Rahm lotta alla pari con i colossi Rory McIlroy e Scottie Scheffler per la corona mondiale: il primo sarà suo compagno nel team Europe alla Ryder Cup di Roma il prossimo settembre e l’altro suo rivale.
“E’ il bello di questa epoca – ha sottolineato Rahm – è eccitante per noi che giochiamo e per gli appassionati di golf”.
Insomma, al di là dell’aspetto tecnico e dei risultati il golfista iberico ha tutte le carte in tavola per diventare il nuovo super campione capace di raccogliere la “pesante” eredità dell’inarrivabile Tiger.
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