Consigliere strategico del team Europe alla Ryder Cup 2025 di New York. E’ questo l’incarico affidato da Luke Donald, capitano del Vecchio Continente, a Paul McGinley. L’irlandese, che ha guidato la compagine continentale al successo nella sfida agli Usa nel 2014 in Scozia, entra così a far parte dello staff dell’inglese che ha già nominato come vicecapitani l’azzurro Edoardo Molinari e il danese Thomas Bjorn.
Tra gli artefici in campo delle vittorie europee nel 2002, 2004 e 2006, il 57enne di Dublino, per due volte vicecapitano, dal 2019 fa parte del comitato consultivo della Ryder Cup.
“E’ vero che abbiamo costruito un modello forte per vincere tra le mura amiche la Ryder – ha sottolineato McGinley – ma il mio lavoro ora sarà quello di aiutare Donald, i suoi vicecapitani e la squadra a guardare alla sfida in trasferta con gli Usa in un modo diverso da come fatto fino ad ora. Direi che il primo passo importante che abbiamo fatto in questo senso è stato quello di riconfermare Luke come capitano. Ha l’esperienza più avanzata di chiunque altro in quel ruolo e dobbiamo cercare di utilizzare questa esperienza e di sfruttare le sue conoscenze.
Oltre a dare consigli strategici per le sfide in trasferta, per me questo ruolo è duplice. In primo luogo, sarò molto presente come supporto indipendente per Luke e i suoi vice-capitani, qualcuno con cui confidarsi, con cui parlare e con cui far valere le proprie idee. In secondo luogo, costituirò un importante collegamento tra Luke e il Comitato consultivo, in modo che non solo siano al corrente dei piani della squadra, ma anche per garantire che tutti noi stiamo lavorando nella stessa direzione”.
McGinley è perfettamente in grado di dare consigli sulla particolare sfida di vincere una Ryder Cup lontano da casa, avendolo fatto in due occasioni: prima come giocatore nel 2004 a Oakland Hills sotto la guida di Bernhard Langer, e poi come vice capitano di José María Olazábal a Medinah nel 2012.
“Paul è una persona di cui ho sempre rispettato i pensieri e le opinioni sul golf – dichiarato Luke Donald – Abbiamo parlato molto negli ultimi anni e queste conversazioni sono sempre stimolanti e sfidanti. È una persona da ascoltare quando si parla di Ryder Cup. Naturalmente, sono felice di averlo formalmente coinvolto nella squadra 2025. “Forse non ero presente a Gleneagles nel 2014, ma so che Paul ha fatto un lavoro straordinario.
Ha ridefinito molti aspetti del ruolo del capitano di Ryder Cup con il suo approccio meticoloso e credo che ogni capitano dal 2014 abbia beneficiato in qualche modo di ciò che ha realizzato a Gleneagles. Personalmente, ho ricevuto da Paul molte indicazioni valide nel periodo precedente a Roma, che mi sono state di grande aiuto.
Io e Paul, così come i miei due vice capitani, Edoardo e Thomas, abbiamo tutti convinzioni simili su cosa significhi rappresentare il Team Europa e su cosa ci aspettiamo dai nostri giocatori”.
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